La nostra storia
La nostra è la storia di tre brand dell’eccellenza dolciaria italiana. Tre percorsi diversi ma legati dalla stessa passione per la qualità e l’innovazione. Una passione che nel 1982 Flavio e Guido Repetto hanno voluto preservare e rilanciare con il loro impegno e la loro lungimiranza.







1903-1927
1903
Giovanni Battista Gambarotta fonda una cooperativa di produzione fra i clienti dell’azienda specializzata in prodotti alimentari del padre. Nasce così la F.I.C.C., Fabbrica Italiana di Confetture, Cioccolato e Affini, specializzata nella produzione di torrone e cioccolato.


1909
La Elah nasce a Genova Pegli da un’idea di Francesco Ferdinando Moliè, geniale inventore dei preparati per creme da tavola, di cui nel 1908 aveva depositato il brevetto. Moliè ideò anche un logo raffigurante una donna in costume antico in atto di servire un dolce: questo logo svetta ancora oggi sui pack.
1910
Moliè inventa la caramella Mou, oggi “Cubik”. Il successo fu enorme, per questo nel 1911 Moliè acquista un’avveniristica macchina avviluppatrice per caramelle: una “Rose” di fabbricazione inglese che consente di passare da 80 a 1000 caramelle al minuto.


1915
La guerra ha colpito il Paese, ma lo spirito cooperativo e umano dei soci consente di trattenere legati alla fabbrica i dipendenti chiamati alle armi, corrispondendo il 50% del salario agli ammogliati e 1/3 agli scapoli. Questo spirito di attaccamento durerà per sempre.
1924
Elah è la prima a produrre chewing gum in Italia. Il boom consente di migliorare gli impianti e la forza lavoro: lo stabilimento ospita fino a 700 dipendenti. Più tardi Moliè fonderà in Francia la Kréma, un marchio destinato a rivestire un ruolo da protagonista per decenni nel mercato francese.


1926
La “Società Anonima Fratelli Dufour”, nata nel 1829 da una famiglia genovese di origini francesi, inizia la lavorazione della pianta di liquirizia e Gustavo Dufour ha l’idea di confezionare caramelle. Da questo momento la ditta adotta il marchio Dufour, corredato dal giglio di Francia che Laurent Dufour, aveva ricevuto nel 1814 da Luigi XVIII.
1927
La crisi del dopoguerra colpisce la Cooperativa e la coesione è a rischio, ma il Cav. Giacomo Rossignotti, giovane manager dallo spirito tayloriano e fordista, stila un programma di contenimento costi, sviluppo e miglioramento dell’azienda che permette il rilancio e la crescita della FICC.

1930-1936
1930
I primi effetti della rinascita portano nuovi soci, nuovi prodotti e una ricerca dell’innovazione che spinge il Cav. Rossignotti, figura sempre più chiave dell’azienda, a viaggiare in Svizzera, Austria e Germania in visita alle più grandi fabbriche dolciarie.


1935
È l’anno di svolta. L’azienda è in forte crescita e i soci sono 470. Ci vuole un cambiamento in grado di supportare lo sviluppo dell’azienda. Viene così progettato un nuovo stabilimento e semplificata la denominazione della Società, che diventa S.A. NOVI - Cioccolato - Caramelle – Confetti: per tutti, era già “la Novi”. Come oggi.
1936
Oltre alla crescita delle creme da tavola, innovazione e creatività portano il successo delle caramelle Toffè, “Ghiacciomenta” e “Lancia”. Elah, prima assoluta in Italia, chiude uno storico accordo con Walt Disney per commercializzare la caramella “Topolino”: il boom è immediato.


Ceduta all’ILVA la fabbrica precedente, nell’area in cui tuttora sorge lo stabilimento del Gruppo Elah Dufour Novi viene inaugurato, dopo un anno di lavoro serrato, il nuovo stabilimento da circa 7.000 mq. È il 28 ottobre 1936.
1945-1955
1945
Elah riprende la produzione e la penetrazione nel mercato italiano. I budini e le creme da tavola sono il pilastro dell’attività. Insieme alla crescita esponenziale delle toffè Kremliquirizia e Cubik, i chewing-gum Pallon Ball e Big Ball Bum, e le palline distribuite al pubblico tramite distributori.


Dopo la morte di Gustavo Dufour sono i tre figli Jean, Alfonso ed Alessio a guidare l’azienda, affermandosi nel mercato italiano ed internazionale grazie al lancio di nuovi prodotti e alle prime importanti azioni pubblicitarie.
Durante la guerra il Cav. Rossignotti nasconde i macchinari evitandone il saccheggio, ne acquista di nuovi e studia nuovi prodotti. Il 1945 è l’anno in cui viene pensata la prima pasta di cioccolato in vasetti: è la “Pasta frutta al cioccolato Novi”, antesignana della Crema Novi.


1950
La ripartenza è segnata dalle prime forme di comunicazione, come i camioncini Fiat brandizzati, tra i primi in Italia. Nasce anche il primo legame con lo sport, sancito dall’importante riunione ciclistica di Lanciano, nel 1952: Gino Bartali è presente e si intrattiene con il pubblico e i soci della Novi, organizzatori dell’evento.
1955
Tonina Torrielli, che lavora alla Novi, partecipa al Festival di Sanremo. Ha 20 anni e la sua “Amami se vuoi” arriva alla fase finale. È un boom. Tonina diventa la “caramellaia di Novi Ligure”. Rossignotti, inventa la caramella Tonina e la distribuisce fuori dal Festival.

1959-1975
1959
Elah è conosciuta da tutti gli italiani e copre il 10% dell'intero mercato delle caramelle con i suoi 6 milioni di Kg. Sbarca su “Carosello” con il suo primo spot tv: Lauretta Masiero è la protagonista di “Accadrà in futuro”, un filmato che celebra le creme da tavola che si preparano “in 5 minuti”.


1960
Sono gli anni in cui la produzione dolciaria cresce mediamente dell’8% annuo. La Novi si afferma grazie ai suoi cremini, al “Block”, al Cioccolato Gianduja e al “Nocciolato” e segue l’innovazione grazie a nuovi formati, confezioni e prodotti. La voglia di espansione porta però alle prime discussioni tra soci: la cooperativa perde terreno, calano vendite e fatturato.
1962
Elah viene premiata con l’”Oscar dell’imballaggio” per la creazione della Vetrinetta Contenitore delle Cubik. È un ulteriore riconoscimento alla qualità della presentazione dei prodotti da parte dell’azienda, le cui scatole sono ancora oggi parte della storia italiana.


I prodotti di punta della linea Dufour diventano una costante presenza nel Carosello, grazie anche alla partecipazione di importanti artisti. Tutta Italia canta il successo di ”Quel motivetto che ci piace tanto” e che fa “Du du, du du Dufour!”
1975
Sono anni di crisi di vendita e difficoltà organizzative. L’azienda viene venduta alla Dufour, diventando Elah Dufour.


La famiglia Dufour chiude le altre attività intraprese negli anni e si concentra solo sulla “Caramelle Dufour”, e nello stesso anno rileva Elah, caduta in difficoltà organizzative: nasce così la Elah Dufour.
La Novi produce oltre 300 articoli tra cioccolato, caramelle, confetti e pastigliaggi. Gianduiotti e cremini vanno ancora alla grande, ma cala il consumo delle caramelle. La cooperativa si scopre un modello debole e l’azienda, che nel 1980 vede mancare Rossignotti, è in chiaro declino.

1982-1999
1982
Flavio Repetto, imprenditore di successo nel ramo alimentare, acquisisce dal Tribunale Fallimentare di Genova i marchi Elah e Dufour, assieme allo stabilimento di Pegli. Con il figlio Guido, assume 240 dei 300 dipendenti che stavano perdendo il lavoro e rilancia entrambi i marchi: è l’alba di una nuova era.


1985
Il Gruppo acquisisce la Novi, la ristruttura sotto il profilo produttivo e commerciale e la inserisce nel contesto Elah-Dufour. Viene inoltre ridefinita l’offerta presentando il “cioccolato come alimento, e non come bene voluttuario”. Nascono le tavolette da 50, 100 e 200 grammi.
1992
Novi conquista il pubblico con uno spot ambientato sulle Alpi e un claim che rimarrà negli annali della pubblicità e nel cuore di tutte le famiglie italiane: “Svizzero? No, Novi!”.


1993
La fabbrica di Novi si amplia inglobando anche la produzione dello stabilimento di Pegli. Il Gruppo può ora fondare la sua strategia su una scelta lineare: “Ad ogni marchio i suoi prodotti”. Novi è il grande cioccolato italiano, Dufour è la casa delle caramelle di alta qualità, Elah è bontà pura e semplice, dai preparati per creme e budini, fino alle caramelle toffè.
1999
Il Gruppo, che nel 1990 aveva acquisito anche il Biscottificio del Sassello, entra nel capitale di “Baratti & Milano”, storica azienda dolciaria torinese fondata nel 1858. Oltre a svilupparne gestione e rilancio, il Gruppo acquisisce anche la gestione del “Caffè Baratti”, dal 1875 nel cuore di Torino, tuttora uno dei locali più signorili, eleganti ed esclusivi in Italia.

2001-Oggi
2001
Nasce la Novi France, che punta al rafforzamento del mercato francese ed europeo: oggi l’azienda è focalizzata nello sviluppo della gamma praline e nella distribuzione di Crema Novi, che conta l’80% del fatturato totale in Francia.


2003
Il Gruppo celebra i 100 anni di Novi, il marchio che le famiglie italiane ormai associano al grande cioccolato italiano. Il mercato dice che su 100 tavolette di cioccolato fondente, 40 sono Novi: un successo da condividere con ogni dipendente e collaboratore.
2007
Flavio Repetto, per il Gruppo Elah Dufour Novi, riceve il premio Candy Kettle Award dal Candy Kettle Club, la più importante associazione che riunisce produttori di impianti e materie prime per l’industria dolciaria.


2008
Con l’allargamento dei magazzini laterali per ulteriori 12.000 mq termina l’ammodernamento esterno dello stabilimento di Novi, iniziato nel 1992 con l’accorpamento della produzione Elah Dufour. I metri quadrati su cui si sviluppa tuttora sono circa 60.000.
2015
Consolidata la leadership nel mercato delle tavolette, il Gruppo inizia il piano di sviluppo su Crema Novi. Da sempre fiore all’occhiello della produzione, grazie al suo impareggiabile 45% di nocciole, da questo momento la crema spalmabile è accompagnata da forti investimenti pubblicitari.


2018
L’installazione della nuova centrale energetica green completa un quinquennio di investimenti volti al risparmio energetico: lo stabilimento di Novi è oggi sostanzialmente autonomo e permette un risparmio annuale di 1.700 t di CO2.
2020
Crema Novi torna on air con un nuovo spot. Il classico jingle che accompagna gli spot Novi fa da sfondo a un racconto di qualità e di momenti felici.


2022
A distanza di 30 anni, Novi sceglie di rinnovare e rilanciare il suo celebre claim "Svizzero? No, Novi!" con un nuovo spot dedicato alla sua ampia gamma di tavolette.
2024
Crema Novi torna in televisione e lo fa con una campagna che restituisce il senso di una ricetta unica, semplice, profondamente italiana. E decisamente buona, anche in purezza. E allora: Provala, No?
