Nel secondo episodio di "Una Storia Dolcissima", il podcast sul cioccolato prodotto da Piano P per Novi, viaggiamo in Ecuador per scoprire come nasce e cresce una pianta di cacao. Lo facciamo assieme a Jacinto Andrade, punto di riferimento in Ecuador per Novi, e anche attraverso le parole di Gianluigi Cordone, responsabile di produzione del nostro stabilimento di Novi Ligure.

Con lo stile divertente e il rigore storico e scientifico che lo distingue da tutti gli altri narratori di cibo, anche in questo episodio Eugenio racconta in che modo il cacao veniva consumato dalle popolazioni mesoamericane che lo scoprirono e lo utilizzarono per prime. Dalla bevanda sacra per Maya e Aztechi si arriverà alla definizione scientifica attribuita nel Settecento da Linneo: Theobroma cacao. Il medico e botanico svedese, a cui si deve il nome scientifico di gran parte delle piante che conosciamo, mise insieme due termini. Uno è quello tradizionale di kakawa, usato dagli Olmechi che popolarono una parte dell'attuale Messico tra il 1200 e il 100 avanti Cristo. L'altro, composto di Theo e broma, era ispirato alla lingua greca, e significa "cibo degli dei".
E poi, dall'Ecuador, ecco Jacinto Andrade: "Una piantagione di cacao può essere descritta come un’area semi pianeggiante, con alberi piantati uno a fianco all’altro, distanti tra i tre e i cinque metri, a seconda della varietà e quindi dell’estensione di ciascuna pianta. Il terreno è pieno di foglie che si staccano alla fine del processo di maturazione, compresa quella delle cabosse: le cabosse sono di tanti colori: gialle, rosse, arancioni, verdi, marrone chiaro e marrone scuro, a seconda della varietà e del tipo di cacao...".
Tra questi, quello che Novi predilige, e che descriviamo nel suo intero processo all'interno della sezione sui nostri ingredienti è l'Arriba Nacional: ce lo racconta Gianluigi Cordone, all'interno di questo secondo episodio.